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Alla ricerca dell'Autorizzazione Perduta ovverossia la Leggenda del Bonus Assunzioni

06.06.2021 10:42

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, prendiamo stamattina in prestito una famosa frase di Tito Livio per affrontare un problema che sembra quasi finito nell’oblio e che costituirebbe una notevole boccata d’ossigeno per la ripresa dell’economia del nostro paese, ma soprattutto per rinnovare ed incrementare le assunzioni delle aziende, specialmente ora che si sta allentando il blocco dei licenziamenti.


Ma che fine ha fatto l’Autorizzazione U.E per la fruizione del bonus assunzione nel biennio 2021/2022 di lavoratori under 36 con sconto contributivo annuale pari al 100% nel limite di € 6000. Il tutto per tre anni elevabili a 4 per le Regioni del Mezzogiorno?

In quali meandri della burocrazia europea s’è persa tale norma?

È un gran casin ops guazzabuglio, ed in sostanza, a parte la circolare nr. 56 del 12 aprile scorso con la quale l'INPS ne ha riassunto le condizioni, precisando anche che il tutto è condizionato appunto dall’autorizzazione U.e.

Nel frattempo, però a rimetterci sono datori di lavoro e lavoratori nell’incomprensibile silenzio generale che avvolge questa situazione, interrotto solamente ogni tanto da qualche telegiornale o giornale che parla di queste cose, con l’unico risultato che i datori di lavoro che ascoltano i telegiornali, consultano ed incalzano i loro consulenti per chiederne chiedono l'applicazione.

Ma di cosa parliamo in dettaglio?
Facciamo un piccolo sunto “il beneficio, incentivante per l'assunzione a tempo indeterminato degli under 36, era previsto dalla legge di Bilancio 2021 (L.178/2020) e prevedeva uno sconto contributivo annuale pari al 100% nel limite di € 6000. Il tutto per tre anni elevabili a 4 per le Regioni del Mezzogiorno.

Siamo adesso di fronte ad un ritardo di più di cinque mesi, un ritardo intollerabile per l’intera gestione dell’economia, specialmente delle piccole e medie imprese del paese, che vedono prospettive di rilancio.

Ed allora ci chiediamo, ma sarà solo dell’assurda ed inutile burocrazia Europea la colpa? Oppure anche il disastroso governo Conte ha le sue colpe? stata tempestiva la richiesta? E’ stata impostata adeguatamente l’istruttoria? Si è valutata l’effetto dell’inapplicabilità del temporary framework oltre il 2021 mentre le agevolazioni sono previste per il biennio 2021/2022?

Insomma, siamo davanti all'ennesima cambiale firmata dal debitore (l’Italia) cui manca l'avallo dell'U.E

Non ci resta in sostanza che ASPETTARE e SPERARE e come diceva mio nonno “a cira sguagghia e ‘a prucissiuoni un camina” che tradotto vuol dire nel frattempo che la cera squaglia la processione non cammina.

 

Staff di Redazione Palmeristudi

  (Riproduzione ©riservata)

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