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Bonus e mancette, come una gestione approssimativa ed incompetente sta distruggendo l’economia dell’Italia
22.11.2020 10:40Cari lettori, oggi vogliamo affrontare un problema spinoso in tempo di covid: Lo sperpero che ha fatto e che questo governo approssimativo, incapace ed incompetente continua a fare del danaro pubblico, e come lo stesso non incida sull’economia reale e non produca benefici alle attività economiche.
Premettiamo di essere arrivati ad un punto di confusione totale, date le migliaia di pagine scritte in otto mesi di gestione improvvisata dell’emergenza, non riusciamo più a districarci tra scadenze, proroghe, obblighi, chiusure, aperture, concessioni e divieti. Insomma, è il caos ed in questo caos creato da un presidente del consiglio e da un’orda di ministri che pensano alla loro sopravvivenza, piuttosto che a quella del paese, si sono sprecati e bruciati diecine e diecine di miliardi di euro, con mancette sparse un po' a tutti per cercare di mitigare la pace sociale.
Oggi prendiamo spunto dall’ultima idea geniale di palazzo chigi e cioè l’idea della “mancetta” da 500 euro a coloro (lavoratori dipendenti) che hanno subito almeno 8 settimane di Cassa Integrazione. Dopo i bonus monopattini e tutte le altre idee balzane, ecco trovato un modo per continuare a sprecare risorse che non abbiamo, per le quali ci stiamo indebitando seriamente e che lasceremo sotto forma di debiti alle generazioni future.
Ma quello che ci chiediamo da sempre è: ma è così davvero complicato pensare a ragionare in maniera efficace? Eppure, non occorre essere grandi economisti, aver studiato in prestigiose università o possedere master a gogò, basterebbe applicare la metodologia ed il pensiero del contadino, investire in ciò che può portare frutti.
L’idea dei bonus una tantum, dei rilanci, delle potenze di fuoco ed in ultimo dei ristori uno, due, ter, quater e via dicendo, è sbagliata fin dalle fondamenta, le metodologie di calcolo sono soltanto astruse e prive di senso, la rincorsa ai codici ateco, abbinate alle zone gialle, arancioni e rosse, ai periodi di transizione da una all’altra sono semplicemente folli.
Mi chiedo ma perché in questo paese non si possa mai ragionare in un modo semplice? Eppure, era facile, l’amministrazione finanziaria e quella previdenziale di questo paese, conoscono vita morte e miracoli di ogni singola azienda, bastava semplicemente analizzare la situazione economica dell’anno precedente e stabilire un sistema di compensazione basato su quei valori e corrispondere in maniera automatica gli importi così derivati. Sarebbe costato molto di meno, avrebbe inciso molto di più, avrebbe fatto capire alle aziende che non erano state abbandonate a sé stesse e contribuito ad un miglior clima di serenità.
Ma ahimè siamo in Italia e soprattutto siamo nelle mani di un’accozzaglia di incompetenti affiancati da beceri opportunisti che conoscono fin troppo bene le procedure e le magagne della politica in questo paese.
Staff di Redazione Palmeristudi
(Riproduzione ©riservata)
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