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La proroga della rateazione non può prevedere un nuovo piano ancora più penalizzante per il contribuente.

16.12.2014 10:31

La proroga della rateazione concessa dal concessionario della riscossione non può prevedere un nuovo piano ancora più penalizzante per il contribuente.

A tali conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Brindisi che, con sentenza n.246/01/14 deposita 14/02/2014), ha affrontato la questione relativa alla possibilità per il contribuente di chiedere a Equitalia la proroga del proprio piano di rateazione e delle spese che possono essere applicate dal concessionario.
In pratica, si tratta della norma prevista dal decreto legge n.225/10 (cd. “Milleproroghe”) e poi successivamente ripresa anche dal decreto legge n.201/11 (cd. “Salva Italia”), la quale prevedeva la possibilità per i contribuenti di chiedere una proroga delle dilazioni concesse da Equitalia  laddove versassero in situazione di difficoltà economica.

Nel caso di specie, dunque, le contestazioni avanzate dal contribuente riguardavano soprattutto gli interessi e le spese applicate dal concessionario della riscossione che risultavano ben superiori rispetto a quelle della precedente dilazione. Inoltre, veniva contestata l’applicazione dell’ulteriore aggio a favore del concessionario della riscossione (ossia il suo compenso) che veniva ritenuto “irrazionale e sproporzionato” visto che tale nuova rateazione non aveva comportato alcuna attività per lo stesso.
Ebbene, secondo i giudici “Quel che appare evidente leggendo le disposizioni citate è che le due proroghe non costituiscono due distinte agevolazioni, di cui il contribuente viene a godere, ma di un’unica misura agevolativa, che a causa dell’aggravarsi, nelle more della prima dilazione, delle difficoltà economiche del contribuente, viene successivamente <<spalmata>> su un periodo più lungo. Per tale motivo, dunque, il contribuente non può che vantare, ricorrendo … i presupposti di legge, il diritto oltre che di ottenere la proroga della rateazione anche  di ottenere delle stesse condizioni, cioè lo stesso tasso di interessi e gli stessi compensi di riscossione”.

Alla luce di ciò, si consiglia a tutti i contribuenti che hanno beneficiato della rateazione di stare molto attenti agli interessi e alle spese applicate dal concessionario ed eventualmente, nel caso in cui dovessero sorgere dubbi, valutare anche di chiedere una perizia da parte di un professionista.


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