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L'algoritmo che deciderà di noi

09.05.2021 10:50

L'approfondimento di questa domenica esula dal solito approfondimento in materia fiscale, tributaria o di diritto del lavoro come è nostro costume fare solitamente.
Oggi voglio prendere spunto da quanto è accaduto a me personalmente durante l'utilizzo di un social network, direte che forse sono fuori tema o l'argomento è poco interessante od addirittura pretestuoso, ebbene cari lettori affezionati devo deludervi non è affatto una considerazione che merita indifferenza.

Ieri ho avuto un "flashback" della mia lettura di "1984 di Orwell" ed anche un assaggio, molto realistico di quello che ci aspetta nel prossimo futuro, della fine della democrazia e dell'inizio del "sistema di regime degli algoritmi". Sembra una banalità perchè è successo su un social, ma a me piace pensare leggermente oltre e proiettare questa cosa a tutto quello che ultimamente ci piace definire "moderno" tipo l'abolizione dei contanti e tutti i sistemi di pagamento "cashless" oppure le identità digitali, SPID, carte d'identità elettroniche con accesso CNS etc...

Confesso che sono stato sempre attratto dalla "modernità" ma adesso con tutti questi piccoli segnali, che si verificano fin troppo spesso, sto imparando a diffidare.

Comunque bando alle ciance, ritorno al discorso originale, è successo che l'altro giorno, il social network più diffuso al mondo "Facebook" un social che ha reso miliardari i fondatori, grazie alla presenza di miliardi di utenti che hanno trovato i loro 15 minuti di visibilità, (visibilità, badate bene, non notorietà) sulla base di un loro algoritmo hanno deciso che un mio commento ironico incitasse all'odio ed essendo ancora per loro impossibile sottopormi ad un TSO, hanno ben deciso di bloccare il mio account per 24 ore con un click, niente non potevo più commentare od addirittura mettere un like.
Ora la cosa può sembrare una stupidaggine, a parte l’aspetto censorio deciso da un algoritmo, a parte la limitazione della libertà d’espressione che è degna della democrazia, un algoritmo “poco studiato” e “poco avvezzo ai modi democratici” sulla base della ricorrenza o della presenza in un testo di una qualche parola chiave, decide di annullare “sua sponte” un pensiero.
Ecco adesso il social network è diventato una sorta di stato negli stati, che, non solo non paga le tasse agli stati che lo ospitano, ma fissa regole secondo la sua visione, non tenendo conto dei valori di libertà e democrazia, ma soprattutto per fare ciò si affida, non a degli individui che possono usare un minimo di raziocinio, ma ad una fredda formula matematica, ad un glaciale algoritmo.

Ebbene questa cosa ultimamente si sente spesso, ritornando ad argomenti cari al mio studio, pare che l'agenzia delle entrate stia studiando un nuovo algoritmo anti evasione e voglia applicarlo “sic et simpliciter” non oso immaginare, conoscendo i sistemi informatici degli Enti e delle Agenzie Italiane, cosa possa comportare una situazione del genere.

Ecco bravi ora riportate questo paradosso sulla vostra vita reale che vi si prospetta: Un click…basterà un solo click da parte di un giudice, dell’agenzia di riscossione, di un haker, di uno stronzo qualunque.

un click ed il bancomat vi ritirerà la carta, un click e non potrete pagare il caffè con la carta di credito, un click e non potrete più fare rifornimento di carburante, un click e non potrete fare la spesa al supermercato, un click e non potrete acquistare i vostri farmaci, un click e non potrete pagare la luce o ricaricare il cellulare, un click e la barra automatica del parcheggio non si alzerà…

…un click e non esisterete più!

Forse per me è arrivato il momento di essere meno fanatico per il futuro, di cominciare a limitare la mia presenza sui social, di cominciare a rivedere in maniera negativa l'abolizione o la limitazione dei contanti e di mettere un freno ai pagamenti elettronici.

            Luciano PALMERI
     (Riproduzione ©riservata)

 

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