Lo sapevate che le cartelle notificate nel 2021 sono tardive? 

L’Agenzia delle Entrate Riscossione sta, in questi giorni, provvedendo alla notifica di cartelle di pagamento relative all’anno d’imposta 2016.

La maggior parte delle cartelle sono relative alla procedura di controllo automatizzato ex art. 36bis del D.p.r. n. 600/1973.

Ora secondo la nostra analisi, tutte queste cartelle sono decadute e qui di seguito vi forniremo la spiegazione:

Abbiamo sintetizzato in un veloce SCHEMA tutta la confusione che si è venuta a creare con le cosiddette “normative COVID” e per quali atti sono prorogati i termini decadenziali di notifica ed in che misura temporale:

Il grossolano errore che sta inducendo ADER alla notifica di tali cartelle è l’errata convinzione che anche tali atti (della procedura ex art. 36 bis del D.p.r. n. 600/1973) rientrerebbero nella proroga del Decreto Legge n. 3/2021, ma in realtà non è proprio così e ve lo andiamo a dimostrare sempre nella tabella predisposta qui di seguito.

Innanzitutto, è obbligatoria la premessa che la proroga della notifica degli atti al 28 febbraio 2022 vale soltanto per gli avvisi di accertamento e per gli altri atti dell’Agenzia delle Entrate

Pertanto, per le cartelle ed in particolar modo, per quelle prodotte ex art. 36bis D.p.r. n. 600/1973, si applica altra specifica normativa, che proroga la notifica delle cartelle solo per le dichiarazioni presentate nell’anno 2018, e di conseguenza per gli anni d’imposta dal 2017 in avanti.

Ecco, nella tabella come si applica nello specifico  l’art. 157 del Decreto Rilancio n. 34/2020: 

Ecco quindi secondo la nostra analisi, com’è che appare chiaro ed evidente che per quel che riguarda le cartelle di pagamento, emesse con la procedura automatizzata (ex art. 36bis del D.p.r. n. 600/1973), per gli anni d’imposta prima del 2017, il termine decadenziale ex art. 25 del D.p.r. n. 602/1973, non è stato prorogato mentre quelle notificate nel 2021 sono decadute.