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TITOLARE EFFETTIVO NUOVO RIGO NEL QUADRO RU
03.03.2023 13:02
Novità nella dichiarazione dei redditi, dopo le notizie riportate ieri, dai quotidiani economici, che parlavano di centoottanta due metri di dichiarazione dei redditi, spunta oggi il rigo 150 del quadro RU.
“Il titolare effettivo”: infatti nel quadro dedicato ai crediti d’imposta concessi alle imprese delle dichiarazioni dei redditi 2023, il fisco pretende anche i dati del titolare effettivo persona fisica della Società od Ente, per gli ultimi tre anni
La novità anticipa l'obbligo di comunicazione di tali informazioni al registro delle imprese.
Leggendo le istruzioni nel rigo RU150, i beneficiari del credito d'imposta sono tenuti ad indicare i dati relativi ai titolari effettivi dei fondi, ai sensi dell'articolo 3, punto 6, della direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio (Normativa antiriciclaggio).
Le informazioni sono richieste per i periodi d'imposta 2020, 2021 e 2022.
Più quadri RU dovranno essere compilati, qualora nel corso dei tre anni soggetti a monitoraggio, il titolare effettivo persona fisica si sia modificato.
Le istruzioni alla compilazione del rigo RU150 indicano che per ogni titolare effettivo persona fisica, in relazione ai periodi d'imposta di riferimento (2020-2021-2022) per i quali la società ha beneficiato del credito d'imposta devono essere indicati:
- se residente in Italia soltanto il codice fiscale
- se non residenti e quindi privi di codice fiscale, andranno compilate le colonne da 6 a 9, indicando, nome, cognome, data di nascita, codice Stato estero di nascita.
In aggiunta a tali informazioni, per ogni titolare effettivo e per ognuno dei tre periodi d'imposta sopra menzionati, si dovrà anche indicare: il domicilio anagrafico nel territorio dello Stato (colonne da 10 a 15), e se dovesse essere diverso dalla residenza anagrafica anche i dati relativi all'eventuale residenza anagrafica all'estero e/o al domicilio anagrafico all'estero, quest'ultimo se diverso dalla residenza anagrafica all'estero (colonne da 16 a 23).
Malgrado la disciplina sul titolare effettivo ed il relativo obbligo di comunicazione dello stesso presso il registro delle imprese sia tutt’ora in stand by, visto che siamo ancora in attesa che il registro delle imprese istituisca l'apposita sezione dedicata all'indicazione delle titolarità effettive, dopo che il dm 11 marzo 2022, n. 55, aveva previsto l'obbligo di comunicare, a carico degli amministratori, all'ufficio del registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente i dati e le informazioni relativi alla titolarità effettiva, acquisiti ai sensi dell'articolo 22, commi 3 e 4, del dlgs 31/2007, per la loro iscrizione e conservazione nella sezione autonoma del registro delle imprese.
L'Agenzia delle entrate anticipa i tempi e richiede queste informazioni per il triennio 2020-2022.
Questa indicazione ci sembra un po' una forzatura e come accade spesso da parte della pubblica amministrazione in Italia, un adempimento inutile; infatti, considerando appunto che una volta istituito il registro ed acquisite le comunicazioni al registro delle imprese, i dati sui titolari effettivi, saranno archiviati nella banca dati delle Camere di commercio e quindi saranno a diposizione del fisco, ecco perché scriviamo dell’inutilità di questo adempimento.
La compilazione del nuovo rigo RU150 non è altro, alla faccia di tutte le semplificazioni, l'ennesima duplicazione di informazioni che la pubblica amministrazione avrà comunque a sua disposizione.
La crescita a dismisura dei modelli dichiarativi nel tempo, siamo arrivati a centoottanta due metri, conferma che la pubblica amministrazione continua ad essere sempre più arretrata ed in un periodo dove digitalizzazione ed intelligenza artificiale sono oramai una realtà in tutti i settori. Purtroppo in questo paese i vari rami della stessa non riescono mai ad interagire fra di loro e quindi obbligano i contribuenti a fornire più e più volte gli stessi dati, finendo per vessarli ed essere sempre vista di malocchio dal cittadino.
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